Il sogno dei Preraffaelliti

E. Burne-Jones, Musica,, olio su tela, The Ashmolean Museum, Oxford
E. Burne-Jones, Musica,, olio su tela, The Ashmolean Museum, Oxford

“La bellezza è verità, la verità bellezza, – questo solo sulla terra sapete, ed è quanto basta”, scrive John Keats sulla sua poesia più famosa, Ode to a grecian Urn (1820), notoriamente ispirata alla visione dei marmi del Partenone al British Museum.
Non si tratta della famosa sindrome da cui fu colpito il contemporaneo Sthendal, ma del mito del bello ideale cui si ispira il cinema d’oggi, con The Bright Star dell’australiana Jane Campion – che narra dell’amore del poeta inglese per la giovane ricamatrice Fanny Browne. Alla stessa nobile aspirazione si voterà, nella temperie dell’Inghilterra vittoriana, una confraternita di pittori inglesi, tra i quali William Holman Hunt e John Everett Millais, riunitasi nel 1848 attorno al figlio di un carbonaro italiano, Dante Gabriel Rossetti.
Omero, Dante, Boccaccio e Shakespeare, oltre ai romantici Blake, Keats, Shelley, Ruskin, Dickens sono nella letteratura tra i numi tutelari del movimento, ma in pittura i Preraffaelliti guardano, soprattutto inizialmente, al ritorno alla natura, al paesaggio e agli arcaismi dell’arte prerinascimentale in opposizione all’accademismo vigente; si rivolgono all’arte medievale di Giotto e al Quattrocento di Beato Angelico e Perugino, secondo l’esempio dei Nazareni, colonia di artisti tedeschi insediatasi a Roma (Lega di San Luca) e praticante il culto del cristianesimo delle origini.
Le immagini di Oxford e di Firenze e poi la Venezia di Ruskin si sovrappongono nei dipinti dai fondi chiari e bagnati e dai colori brillanti dei confratelli inglesi, ricchi di simbolismo, spiritualità, ma anche di sensualità e profusioni floreali e lineari anticipatrici dell’Art Nouveau.Dall’incontro di Rossetti con il decoratore William Morris ed il pittore Edward Burne-Jones nacque in seguito la Morris, Marshall, Faulkner & co. (1961), poi Morris & co., con l’intento di recuperare lo spirito dell’artigianato medievale, incentrato sulla creatività del lavoratore, al fine di gettare le basi di una società più armonica e sana in contrapposizione alla brutalità del mondo industriale. Socialista e utopista, Morris fu poeta, attivista politico ed editore, e il suo Arts and Crafts Movement si espanse rapidamente negli anni a seguire e divenne la stella polare del moderno design.

I Preraffaelliti ed il sogno italiano. Da Beato Angelico a Perugino, da Rossetti a Burne-Jones
Ravenna, MAR
28 febbraio al 6 giugno 2010
lun – gio 9-19; ven 9-21; sab e dom 9-19
tel. +39.0544.482017 / 482775
fax +39.0544.212092
ufficio.stampa@museocitta.ra.it | www.museocitta.ra.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *