
Omaggio nel 2008 dei coniugi Pandini alla Fondazione Peggy Guggenheim, Il Ciclista di Mario Sironi è una delle opere più interessanti tra quelle di recente acquisizione.
Nato a Sassari, Sironi frequentò l’Accademia di Belle Arti di Roma e lo studio di Giacomo Balla ed ebbe tra i suoi amici Gino Severini e Umberto Boccioni.
Trasferitosi a Milano, Mario Sironi aderì al Futurismo, condividendo l’esperienza bellica di volontario ciclista assieme a Marinetti.
“Il ciclista” appartiene a questo periodo, ma la pittura dell’artista si dimostra già molto personale.
Iinfatti Sironi non pare interessato a rendere il movimento – tema forte del Futurismo -: in questa ipera i campi di colore sono netti e l’attenzione cade sui volumi.
Tuttavia, pur interessato al Cubismo come anche alla pittura Metafisica di De Chirico – che cercava l’integrazione tra la tradizione artistica italiana e la sua avanguardia moderna, proponendo volumi solidi e monumentali e forme nettamente definite – Sironi certamente aderisce alla poetica del Futurismo.
Possiamo ascoltare un commento sull’opera Il ciclista grazie agli Icecubes di Ca’ Foscari:
ascolta: Il ciclista di Sironi
Approfondimenti sulla collezione sul sito della Fondazione Peggy Guggenheim.