
Hungry Hearts è il quarto lungometraggio di Saverio Costanzo. Tratto dal libro “Il bambino indaco” dello scrittore padovano Marco Franzoso, il film racconta la storia di una ragazza italiana e un ragazzo newyorkese che si conoscono rimanendo bloccati in un bagno di un ristorante cinese della grande mela, finendo per fidanzarsi e ad avere un figlio. Le vicende prenderanno poi una piega un po’ diversa, quando la madre, interpretata da un’ottima Alba Rohrwaker (Coppa Volpi), comincerà a controllare maniacalmente l’alimentazione del figlio, convinta di trovarsi davanti a un “bambino indaco“. Molto bravo nel ruolo del padre l’attore californiano Adam Driver, presente al Lido l’anno scorso con Tracks.
Il film è molto ben fatto, a cominciare dalla primissima scena, il lungo pianosequenza all’interno del bagno, probabilmente voluto per rendere più credibile l’incontro tra i due. Costanzo si dimostra quindi capace dietro la macchina da presa: congeniali le riprese delle scene girate in interno, con strettissimi grandangoli, come a sottolineare il disagio che si veniva a creare nell’ambiente familiare.
Davide Bonotto