#Venezia71 – I Cuori Affamati di Saverio Costanzo

Alba Rohrwacher, Coppa Volpi alla 71. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica. Credits Valentina Zanaga
Alba Rohrwacher, Coppa Volpi alla 71. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. Credits Valentina Zanaga

Hungry Hearts è il quarto lungometraggio di Saverio Costanzo. Tratto dal libro “Il bambino indaco” dello scrittore padovano Marco Franzoso, il film racconta la storia di una ragazza italiana e un ragazzo newyorkese che si conoscono rimanendo bloccati in un bagno di un ristorante cinese della grande mela, finendo per fidanzarsi e ad avere un figlio. Le vicende prenderanno poi una piega un po’ diversa, quando la madre, interpretata da un’ottima Alba Rohrwaker (Coppa Volpi), comincerà a controllare maniacalmente l’alimentazione del figlio, convinta di trovarsi davanti a un “bambino indaco“. Molto bravo nel ruolo del padre l’attore californiano Adam Driver, presente al Lido l’anno scorso con Tracks.

Il film è molto ben fatto, a cominciare dalla primissima scena, il lungo pianosequenza all’interno del bagno, probabilmente voluto per rendere più credibile l’incontro tra i due. Costanzo si dimostra quindi capace dietro la macchina da presa: congeniali le riprese delle scene girate in interno, con strettissimi grandangoli, come a sottolineare il disagio che si veniva a creare nell’ambiente familiare.
Davide Bonotto

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