
Il regista londinese Tom Hooper presenta in anteprima, alla 72° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il film The Danish girl, ispirato alle vite reali e d’artista di Lili Elbe e Gerda Wegener.
La storia d’amore della coppia danese nasce durante gli studi all’Accademia d’arte di Copenaghen agli inizi del Novecento. Gerda diventa un’illustratrice per giornali di moda e Lili, assegnata alla nascita al genere maschile sotto il nome di Mogens Einar Wegener, si specializza nella pittura di paesaggio. I due, legati da un affetto fortissimo, si sposano nel 1904 e viaggiano per tutta l’Europa decidendo poi di stabilirsi a Parigi.
Einar da sempre mostra uno spiccato senso femminile, ama truccarsi e indossare abiti da donna, posando per la moglie. Quello che all’inizio sembra essere un innocente gioco di coppia, porta in realtà Einar ad indagare sulle sue naturali pulsioni interiori. Wegener comincia a partecipare ad eventi pubblici travestito, presentandosi come Lili Elbe, e in tali occasioni ha i primi rapporti con uomini. La moglie affronta la questione con Einar apertamente, lo sostiene e lo accompagna fino alla decisione di lui di sottoporsi all’intervento chirurgico di riassegnazione sessuale, la prima persona della storia ad essere identificata come transessuale.
L’allora re di Danimarca Cristiano X, revoca il matrimonio nell’ottobre del 1930 e riconosce legalmente il nuovo sesso di Wegener, che da quel momento riceve il passaporto col nome di Lili Elbe. L’artista si risposa con un ufficiale militare italiano e si trasferisce in Marocco. Muore a Parigi, nell’autunno del 1931, in seguito a complicazioni dovute alle cinque operazioni a cui si sottopone per diventare madre.
Il film di Hooper concorre al Leone d’Oro nella categoria Venezia 72 e vede come protagonista il giovane premio Golden Globe e premio Oscar Eddie Redmayne, nei panni di Mogens Eina Wegener, accompagnato dalla recitazione raffinata dell’attrice ventisettenne Alicia Vikander, che interpreta Gerda. Regista e protagonista già si erano conosciuti nel 2012, in occasione di un altro capolavoro di Hooper Les Miserables.
La sceneggiatura di The Danish Girl, scritta da Lucinda Coxon, giunge al regista nel 2010, allora impegnato nelle riprese di The King’s Speech, film che riceverà ben 4 premi Oscar l’anno successivo. Hooper dichiara di essersi profondamente commosso durante la lettura del copione, un sentimento he ha cercato di conservare per tutta la durata delle riprese di The Danish Girl.
Le immagini sono ispirate alla pittura del Neoclassicismo e Romanticismo europeo tra fine Settecento e inizi Ottocento, manifestando lo stile tendenzialmente classico e inconfondile del regista inglese, supportato dalla fotografia di Danny Cohen, dalle scenografie dell’eccentrica Eve Stewart e dai costumi di Paco Delgado, un trio di premi Oscar già collaboratori di Hooper in Les Miserables.
Valentina Zanaga