
Venezia, Ateneo Veneto. Lunedi 26 novembre 2018 il compositore Claudio Ambrosini di Exnovo Musica ha presentato il libro Renato De Grandis, un compositore veneziano a Darmstadt, edito da Libreria Musicale Italiana, a cura di Franco Ballardini e Massimo Priori . Gli autori sono intervenuti con autorevoli discorsi sull’uomo, musicista e teosofo De Grandis insieme alla musicologa Angela Caroni, inviata dalla Fondazione Cini cui è stato donato il fondo di scritti e spartiti di Renato De Grandis. L’incontro si è concluso con l’intensa commemorazione del musicologo Christoph Hahn, cui è seguita la voce di Brigitte Grossmann, moglie del compositore e curatrice della sua memoria, che ha tradotto una lettera del Dr. Andreas Krause, responsabile della sezione classica contemporanea nell’editrice Schott Music, e docente all’università di Mainz che non ha potuto presenziare.
Negli intervalli della presentazione, il pubblico è stato magnetizzato dai brillanti interventi musicali del pianista Antonio Tarallo, che ha introdotto ed eseguito i meravigliosi Preludi dell’artista veneziano, e del violoncellista Carlo Teodoro che ha suonato la Serenata Seconda. Tarallo è anche l’autore di un capitolo del libro, dedicato ai Preludi stessi.
La serata ha così evocato la figura e la storia di Renato De Grandis, coltissimo allievo di Gian Francesco Malipiero come l’amico Bruno Maderna e Luigi Nono. Le atmosfere rarefatte, i fraseggi netti e cristallini, nelle loro mutevoli variazioni, rivelano l’imprinting delle incantevoli sonorità della scuola veneziana, unite alle suggestioni della costruzione per armonici degli antichi canti gregoriani, e delle scale musicali dei raga indiani uditi nei soggiorni in India.

Il libro presentato affronta a diverse voci e con un ricco apparato documentario (scritti, spartiti, foto, ecc.) il percorso artistico del compositore dagli studi veneziani alla lunga esperienza nella Scuola di Darmstadt, cui negli anni Cinquanta parteciparono tutti i grandi musicisti contemporanei (Boulez, Stockhausen, Berio, Scelsi, Maderna, Ligeti, Nono, ecc.), fino alla rivoluzione di Cage, la scoperta del Teatro No giapponese. Queste e molte altre esperienze di carattere musicale, intellettuale e spirituale hanno contribuito alla notevole produzione di questo artista di calibro internazionale, rappresentato soprattutto in Europa e, in particolare, in Germania (i quattro quaderni dei Preludi sono stati editi dalla Schott Music di Mainz come anche i CD dalla Wergo),, ma che ora inizia ad essere riscoperto anche in Italia.
Roberta Reali
Interessante resoconto dell’incontro all’Ateneo Veneto .