Kandinsky Color Experience: Arte e tecnologia

- Kandinsky Colour Experience - Montecatini Terme: W. Kandinsky - Circlesi in a Circle (1923) Installazione interattiva (leap motion )
Kandinsky Colour Experience – Montecatini Terme: W. Kandinsky – Circles in a Circle (1923) Installazione interattiva (leap motion). Foto Alessio Bortot

In epoca seicentesca si diffuse l’utilizzo nelle corti europee di un oggetto ingegnoso e al contempo curioso destinato a evolversi tecnologicamente fino all’epoca contemporanea: la lanterna magica. Tale marchingegno, frutto di ricerche e sperimentazioni scientifiche, dovette apparire ai fruitori dell’epoca come qualcosa di sovrannaturale capace di innescare un senso di meraviglia e incredulità attraverso la proiezione negli ambienti di corte di fantasmagoriche immagini mai viste prima in tale forma.
La mostra Kandinsky Color Experience si inserisce in quel filone di esposizioni artistiche destinate a innescare nel fruitore quel senso di rinnovata

Giulio Bernardini, Ugo Giusti,Vetrata della Palazzina Terme Tamerici, Montecatini Terme, 1909
Giulio Bernardini, Ugo Giusti, Vetrata della Palazzina Terme Tamerici, Montecatini Terme, 1909. Foto Alessio Bortot

meraviglia grazie alla reinterpretazione, attraverso le più avanzate tecnologie digitali, di alcune tra le più significative opere di uno dei precursori della pittura astratta.
Un’estetica neobarocca ha dunque ispirato le installazioni multimediali e immersive che si dislocano negli spazi liberty delle Terme Tamerici, offrendo al visitatore un’intensa esperienza sensoriale. In questa prospettiva il termine ‘barocco’ non va inteso come il periodo temporale che convenzionalmente copre il XVII secolo, ma piuttosto come una categoria estetica metastorica la quale mostra i suoi riflessi nella contemporaneità grazie proprio alle nuove tecnologie: virtuosistiche lanterne magiche digitali hanno portato agli estremi la percezione sensoriale, azzerando sempre più il confine tra realtà e illusione, tra spazio fisico e spazio immaginativo. Attraverso la messa in scena delle opere kandinskiane il pubblico non si troverà a osservare le immagini dal di fuori del mondo raffigurato pittoricamente, ma a varcare la soglia del quadro, percependosi introiettato nello spazio dell’opera e quindi divenendo ad essa consustanziale. Gli utenti saranno immersi nello spazio tridimensionale dei quadri e nei colori che li caratterizzano, capaci secondo Kandinsky di “influenzare direttamente l’anima”, coinvolti quindi in un’esperienza fruitiva a 360°.

Kandinsky. Color Experience , Quadreria virtuale, Palazzina Terme Tamerici, Montecatini Terme, Foto Alessio Bortot
Kandinsky. Color Experience , Quadreria virtuale, Palazzina Terme Tamerici, Montecatini Terme, Foto Alessio Bortot

Ogni tecnologia impiegata (Leap motion, proiezioni su maxischermo in HD, realtà virtuale e aumentata, installazioni multimediali) è stata scelta per valorizzare al meglio i contenuti specifici di ciascun quadro selezionato offrendo una rappresentazione nella quale ognuno al contempo è attore e spettatore. Va così affermandosi un nuovo modello percettivo tramite il quale ci si scopre immersi nella poetica dell’artista russo all’interno di un’architettura della visione che scardina la centralità di un unico punto di vista. Molteplici sguardi dunque, potenziati da visori e schermi con immagini in alta risoluzione, spostano il limite visivo dello spettatore accompagnandolo all’interno del metodo espressivo dell’artista, in un’epoca nella quale le tecnologie stanno trasformando i parametri dell’identità.
In Kandinsky. Color Experience la spettacolarizzazione digitale dell’arte non è fine a se stessa poiché “L’arte oltrepassa i limiti nei quali il tempo vorrebbe comprimerla, e indica il contenuto del futuro”, un futuro per noi presente che ci auguriamo avrebbe divertito lo stesso Vassilij.
Alessio Bortot

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