THE WASTELAND

 

Venezia#77 Ahmad Bahrami, The Wasteland, 2020, courtesy Gettyimages

In concorso nella sezione Orizzonti, questo film iraniano in bianco e nero è una grande sorpresa, struggente ed emozionante, a tratti ipnotico, narra di un mattonificio nel deserto iraniano che produce mattoni alla vecchia maniera dove lavorano famiglie di diverse etnie.
Alla notizia di una prossima chiusura gli equilibri vengono meno e gli uomini cominciano a cercare soluzioni alternative tra diverse liti e rassegnazione.Il personaggio principale è Lotfollah che – come dichiarato dal regista in conferenza stampa -rappresenta una figura ricorrente nel territorio iraniano, quella di un intermediario tra il proprietario d’azienda ed i lavoratori, una figura amministrativa non semplice.
Il cinema di Ahmad Bahrami rircorda quello di Béla Tarr e Kiarostami. Il regista ha detto di essersi ispirato alla vita di suo padre che ha lavorato in fabbrica ed essere andato in pensione dopo trent’anni di fatiche.
Davide Bonotto

77a Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia
The Wasteland

Sezione: Orizzonti
Regia: Ahmad Bahrami
Produzione: Saeed Bashiri
Durata: 103’
Paese: Iran

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