Giorgio Piccaia, Studio Aperto. Arte e spiritualità sul Lago Maggiore con Fibonacci e San Francesco

Giorgio Piccaia

Nato a Ginevra, con studi in architettura al Politecnico di Milano,  figlio d’arte, già performer, giornalista (Anastasia) e allievo di Jerzy Grotowski, il poliedrico artista internazionale Giorgio Piccaia oggi ha aperto al pubblico il suo Atelier nel centro storico di Agrate Conturbia, in provincia di Novara.
Proprio nel battistero della stessa cittadina, poco distante dal suggestivo paesaggio del Lago Maggiore, fino a fine febbraio il pittore italo-svizzero ha allestito la seconda mostra ambientata all’interno di un “percorso dei battisteri” (già a Velate, Varese), e dedicata a due esponenti di rilievo del genio italiano: il matematico pisano Leonardo Fibonacci e il famoso mistico suo contemporaneo, San Francesco d’Assisi.
L’amore per la natura e per la sua intrinseca armonia hanno ispirato l’operare indipendente di Francesco e di Leonardo, che, con Il Cantico delle Creature, il primo, e il Liber abaci, il secondo, hanno informato l’anima e il corpo dell’arte italiana dal medioevo ad oggi.
All’essenziale, classica, misura del metro francescano, saturo di luminosità e d’innocenza primigenia, corrisponde la purezza proporzionale della sezione aurea,  espressione geometrica della sequenza numerica elaborata da Fibonacci sulla base degli studi compiuti sulla matematica araba e indiana.Da Piero della Francesca al suo allievo Luca Pacioli, che molto ammirò Leonardo da Vinci,  ai contemporanei Mario e Marisa Merz, che riscoprirono la serie nell’esperienza dell’Arte Povera, innumerevoli artisti nel corso dei secoli si sono affidati alla magia del numero aureo.
Lo stesso amore per la natura, che conserva segretamente tale norma nel seno e ne è l’espressione, e l’amore per l’arte, che ne manifesta la quintessenza, informano le opere di Giorgio Piccaia, Affondando le proprie radici in questo nobile lignaggio, queste ultime veicolano il messaggio d’amore verso l’intera umanità, particolarmente importante in questi tempi bui.
Le serie cifrate scorrono fluide sulla tela, quale primo schema di una forma vivissima e luminescente nella metafora della composizione floreale del Non-ti-scordar-di-me.  I grani si susseguono nel Rosario di Fibonacci, grande installazione posta sul fonte battesimale quale metafora di rinascita spirituale del raggiungimento della connessione col divino attraverso la ricerca di sé.
Il pubblico è invitato a indagare questo procedere di Giorgio Piccaia tra antichità e contemporaneità, che comprende pittura, scenografia e architettura, nel Battistero di Agrate Conturbia, e ad incontrare il pittore e la sua opera nell’Atelier situato all’interno del Castello, nel cuore della città.
Roberta Reali

Giorgio Piccaia, “Omaggio alla NATURA/San Francesco e Fibonacci: una lode al Creato”, a cura di Stefania Salvatore, Battistero di Agrate Conturbia, 8 Dicembre 2021 – 20 Febbraio 2022, Sabato e Domenica 10,30/13,00 – 15,00/17,00

Atelier di Giorgio Piccaia
Castello di Agrate Conturbia
Vicolo Castello 7, Agrate Conturbia
Su prenotazione- giorgiopiccaia@gmail.com- www.giorgiopiccaia.com

 

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