Venezia#77 Ahmad Bahrami, The Wasteland, 2020, courtesy Gettyimages
In concorso nella sezione Orizzonti, questo film iraniano in bianco e nero è una grande sorpresa, struggente ed emozionante, a tratti ipnotico, narra di un mattonificio nel deserto iraniano che produce mattoni alla vecchia maniera dove lavorano famiglie di diverse etnie. Alla notizia di una prossima chiusura gli equilibri vengono meno e gli uomini cominciano a cercare soluzioni alternative tra diverse liti e rassegnazione. Leggi tutto “THE WASTELAND”
Joker è un film eccezionale creato dal regista newyorchese Todd Phillips e dal grande talento di San Juan Joacquin Phoenix, nel ruolo di Arthur Fleck, il Joker, nonché da un maturo Robert De Niro, nel ruolo di Murray Franklin. Brillante la concertazione di scenografia (Mark Friedber), fotografia (Lawrence Sher), costumi (Mark Bridgest), musica (Hildur Guðnadóttir), montaggio (Jeff Groth). Meritatissimo il Premio della giuria per i costumi: make up, capelli tinti di verde, viola pastello sono sempre concordati con le cromie delle scene e al gioco delle luci, sempre perfetto. Il film tocca il problema dell’emarginazione, delle situazioni familiari difficili, e così frequenti nella società euro-americana, la cui stessa conformazione crea individui con problemi psichici: giovani lasciati allo sbando, non sostenuti nella vita, che devono arrivare alla maturità per scoprire la verità sul loro passato. Quando il Joker apprende chi erano i suoi veri genitori e che sua madre era morta, fugge per strada ed è violentemente urtato da un taxi. Leggi tutto “Joker”
Venezia76# Una scena del film Zumiriki, del regisa Oskar Alegria, già presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nella sezione Orizzonti. Credits Octavian MicleusanuVenezia76# Il regista e attore Oskar Alegria in una scena del film Zumiriki è l’ultimo film presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nella sezione Orizzonti. Credits Octavian Micleusanu
Zumiriki è l’ultimo film presentato alla 76a Mostra del Cinema di Venezia nella sezione Orizzonti ed è una riflessione sui ricordi, sulla loro origine e sulla possibilità di riviverli due volte. In lingua basca la parola significa “isola in mezzo al fiume”, ed è proprio di questo che si narra: di un’isola ora scomparsa a causa di una nuova diga costruita che ha alzato drasticamente il livello dell’acqua. Era il luogo in cui Alegria amava rifugiarsi da bambino e come a molti di noi è capitato, ora quel luogo non esiste più o è stato in qualche modo modificato. È difficile inquadrare un film come questo: un po’ diario personale, un po’ documentario, ma anche avventura e sperimentazione. Al termine della proiezione e durante le quale, in sala Darsena, il regista ha accettato la definizione del pubblico di film “indefinibile”, sostenendo essere essa stessa una definizione. Leggi tutto “#Venezia76 ZUMIRIKI di Oscar Alegria”
lido di venezia. 01 settembre 2019. festival venezia ’76. foto di Valentina Zanaga
Con “Ad Astra” James Gray gira il suo primo film fantascentifico dopo il romantico “Two Lovers” ed il dramma “I padroni della notte”. Il protagonista è un astronauta interpretato da Brad Pitt che viene arruolato per un viaggio interstellare verso Nettuno alla ricerca del Padre (Tommy Lee Jones) di cui non si hanno più notizie da almeno 10 anni. Leggi tutto “#Venezia 76 / Brad Pitt – Per aspera ad Astra”
Risulta difficile limitarsi ad analizzare la sola esperienza cinematografica di Carmelo Bene, circoscritta ad un periodo di appena sei anni, dal 1967 al 1973, senza citare la vasta produzione teatrale e scritta che l’autore salentino ha composto nel corso della sua vita. Trasferitosi a Roma dalla provincia di Lecce, Bene frequenta discontinuamente accademie teatrali e conduce una vita sregolata, finendo anche spesso arrestato; allo stesso tempo, esordisce sul palcoscenico con Caligola di Alberto Ruggiero e si approccia all’Ulisse di James Joyce, scoperta che condizionerà fortemente la sua poetica e, di conseguenza, la sua cinematografia. Dopo dieci anni dedicati al teatro, nel 67′ arriva la proposta da parte di Pier Paolo Pasolini di partecipare al suo film Edipo Re: inizia, con l’adattamento di un’opera teatrale, l’esperienza di Bene al cinema, che esordirà alla regia l’anno successivo con Nostra Signora dei Turchi.
BFM37 -Carmelo Bene in Nostra Signora dei Turchi
La prima vera e propria esperienza dietro la macchina da presa è in realtà Hermitage, cortometraggio che Bene dirige nel 1968 per prepararsi alla successiva lavorazione di Nostra Signora dei Turchi: nonostante i due film abbiano una propria personale identità, risaltano subito quelli che saranno i principali caratteri del cinema beniano, come il rapporto con l’impostazione e la recitazione teatrale, le problematiche legate all’essere e al riconoscimento del proprio io e l’ispirazione a maestri del muto come Buster Keaton e C. T. Dreyer. Leggi tutto “BFM37- Il cinema di Carmelo Bene”