Venezia, Biennale Arte 2022- Il Teatro delle Apparizioni di Roger Ballen al Padiglione Sudafrica

Roger Ballen, Waif, 2012

Quest’anno il Padiglione Sudafrica ospita un raffinato allestimento  di The Theatre of Apparitions, l’opera più nota dell’artista newyorkese, di stanza a Johannesburg, Roger Ballen. Perfettamente allineata con il dettato post-surrealista-brut- dark della direttrice Alemani, la scelta delle foto stampate su tela retroilluminata che raffigurano in uno splendido b/w sagome ricavate con un procedimento “dada-calcografico” dalla polvere depositata sulle finestre di un ex manicomio femminile (2010-2013).
Ballen è regista e testimone di una surreale messa in scena colma di humor nero, dov’é rappresentato il gioco delle pulsioni ancestrali che è metafora di una realtà contemporanea distopica, in piena decadenza. Leggi tutto “Venezia, Biennale Arte 2022- Il Teatro delle Apparizioni di Roger Ballen al Padiglione Sudafrica”

Tono Zancanaro a Sutri. Gibbo e Demopretoni – A cura di Roberta Reali

Tono Zancanaro, Noi siamo in marcia.- ecc... Gibbo (cat. 3115 ASTZ)
Tono Zancanaro, Noi siamo in marcia.- ecc… Gibbo (china a tratto, 197×225, 1944, cat. 3115 Gibbo, ASTZ)

Creatura deforme d’ispirazione mussoliniana, Il Gibbo, disegnato da Tono Zancanaro a Padova nell’ambito dell’antifascismo universitario clandestino di fine anni Trenta, si può considerare quale protogono delle serie espressioniste di Roger Ballen e Silvio Pasqualini  (a cura di A. Rossi) che i disegni di Tono, presentati da Vittorio Sgarbi,  hanno introdotto in occasione dell’inaugurazione della mostra ASSEMBLA-MENTI, lo scorso 20 maggio, alla galleria Alice Schanzer di Sutri, dedicata all’attualità delle tematiche di regime.
Laddove il nitido segno neoellenico dell’artista patavino danza sull’orlo dell’abisso, descrivendo satiricamente le aberrazioni politiche della dittatura in ampie forme esuberanti e “apodionisiache”, classicamente erotiche e dissacranti, in un altro continente, le opere del fotografo sudafricano Roger Ballen rievocano surreali “rayografie” tratte dai depositi di polvere di una dolorosa Mariée. Addentrandosi nelle profondità della psiche e della storia, oltre la resa superficiale del dato “reale”, sino ad incontrarne il baratro, il fotografo scoperchia il vaso di Pandora, lasciandone fuoriuscire larve ed ectoplasmi, creature archetipe e subumane, totem, tabù e feticci contemporanei, dal potente vitalismo dark.
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Rovigo – In chiusura Il Giapponismo la mostra che ha incantato migliaia di visitatori

Mostra “Giapponismo” al palazzo Roverella di Rovigo. Credits Valentina Zanaga
Mostra “Giapponismo” al palazzo Roverella di Rovigo. Credits Valentina Zanaga a

Chiude il sipario il 26 gennaio prossimo, con un enorme successo di pubblico – più di 42.000 visitatori – e di critica, la mostra: Il Giapponismo. Venti d’Oriente nell’arte europea. 1860 – 1915, inaugurata nel settembre scorso a Palazzo Roverella. L’evento riconferma che Rovigo è entrato ufficialmente nel circuito delle città delle grandi mostre in Italia. Leggi tutto “Rovigo – In chiusura Il Giapponismo la mostra che ha incantato migliaia di visitatori”

Frammenti d’arte al femminile – Anese Cho a Venezia

Anese Cho, UNTITLED 1, 2018, Laboratorium-Venezia, off Biennale 2019 Foto Maria da Penha Dos Santos

La visione della donna nell’arte della newyorchese Anese Cho, si dichiara “frammentata.” Quasi che l’uomo o la società contemporanea non fossero in grado di percepire nella sua interezza la realtà/madre/natura nel suo aspetto di ancestrale genitrice e di matrice universale.
Le forme gravide e sovrabbondanti dell’eterno femminino concepito da Cho prorompono infatti ironicamente dalle campiture dell’idealizzazione astratta e bidimensionale di  Fragmentation # 4 (ispirata dal Several Circles di Kandinsky) o di Untitled 1, e sono invece compresse nella tridimensione in  Fragmentation # 7. Leggi tutto “Frammenti d’arte al femminile – Anese Cho a Venezia”