Roma in vernissage

E. Hopper - Morning Sun (Sole del mattino), 1952 - Columbus Museum of Art, Ohio - acquisizione dal Howald Fund, 1954.031
E. Hopper - Morning Sun (Sole del mattino), 1952 - Columbus Museum of Art, Ohio - acquisizione dal Howald Fund, 1954.031

Una vera e propria concentrazione di eventi artistici è al via a Roma negli ultimi giorni di maggio per tutti gli appassionati: oltre la grande inaugurazione con concerti ed happening delle collezioni del MAXXI, museo d’arte e d’architettura del XXI secolo (27-28-29-30), contemporaneamente sarà presentata la nuova ala del museo d’arte contmporanea, il MACRO, progettata da Odile Decq e inaugurata con opere di Young, Hashimoto, Peris, Louro, Zorio, Trevisani e Piri. Dal 27 al 30 maggio, inoltre si svolgerà ROMA – The Road to Contemporary Art: la terza edizione della Fiera dell’arte di Roma che si terrà nello spazio del MACRO TESTACCIO. Leggi tutto “Roma in vernissage”

I piatti dell’Utopia

Piatti di Utopia - ph. Andrea Sarti/CAST1466
Piatti di Utopia - ph. Andrea Sarti/CAST1466

Fino al 25 luglio l’ Executive Chef del Gritti Palace di Venezia, Daniele Turco, invita i clienti del Ristorante Club del Doge alla degustazione di un coloratissimo Menu ispirato alle opere della mostra Utopia Matters. Dalle confraternite al Bauhaus, recentemente inaugurata al Museo Peggy Guggenheim.
Dall’antipasto al dessert le quattro creazioni dello Chef, il cui motto è Accostare senza mai coprire, fissano i momenti salienti della mostra veneziana, che prende le mosse dal purismo dei Nazareni per addentrarsi nella visione spiritualizzata della natura degli americani Cornish e nella dissoluzione analitica del paeseggio Neoimpressionista, concludendosi con la nuova sintesi formale dei Costruttivisti russi.
La pittura di tocco dei Neoimpressionisti, che dall’accostamento scientifico di colori puri e brillanti genera il mosaico dell’immagine, ha ispirato la tricromia dell’entrée, costruita sul piatto con insalata ricciola, gamberi rossi e piovra con acqua di pomodoro, gin, sedano e misticanze.
All’ideale di fratellanza e di vita ascetica della confraternita dei Nazareni è dedicata la scelta delle materie prime essenziali che compongono il primo piatto: paccheri in salsa di calamaretto con cerfoglio, piselli novelli e briciole croccanti profumate agli agrumi.
La visione panica ed estetizzante dell’utopia e della natura rappresentata nelle opere degli artisti americani della Cornish Colony è concettualmente ripresa ed esaltata nella portata di pesce con tranci di coda di rospo, salsa ai ricci di mare e corallo, adagiati sul prato verde fiorito.
Leggi tutto “I piatti dell’Utopia”

Anita Sieff nell’Ordine di senso

Anita Sieff, Installazione fotografica tra le vedute del Settecento, Museo Querini Stampalia
Anita Sieff, Installazione fotografica tra le vedute del Settecento, Museo Querini Stampalia

Si leva il sipario nel buio acceso da uno sciame di minuscoli led luminosi che vibrano all’unisono con un frinire di cicale: 5.000 hertz è la frequenza d’onda prodotta da questi insetti, sacri agli antichi egiziani, che ha come effetto fisiologico il riequilibrare l’attività dell’emisfero destro con l’emisfero sinistro del cervello umano.
Un’avventura piena di fascino l’esposizione di Anita Sieff, allieva di Antonioni, che coinvolge due piani del Museo Querini Stampalia di Venezia, iniziando con una serie di interventi nelle sale settecentesche del palazzo che ospita opere d’arte veneziana dal XV al XVIII sec.

Il suono è ciò che più affascina l’artista, per sua stessa ammissione: nella sala pompeiana risuona, in diverse lingue, la voce di Sieff: Hai tempo per me? E’ la voce della coscienza che ci richiama a guardare in noi stessi e a dialogare con il nostro io più vero.
Alcune foto che ritraggono una Venezia contemporanea e stravolta sono inserite tra settecentesche vedute di vita veneziana in sostituzione di tre dipinti di Gabriel Bella.
La musica di Mahler introduce ad un altro momento saliente della mostra, quello in cui i versi di Anita Sieff sul tema dell’abbandono incontrano quelli di Elena Mocenigo, moglie di Andrea Querini, per il marito lontano, nell’alcova di quest’ultima.

Al piano superiore dieci video in b&w rappresentano un freschissimo omaggio al film “L’avventura”, di Michelangelo Antonioni e di qui Sieff, talento poliedrico, sembra partire per l’allestimento di una serie di azioni e installazioni.
Leggi tutto “Anita Sieff nell’Ordine di senso”

Cinema e Utopia

Alexander Rodchenko, Parti di automobile AMO (Detali AMO)
Alexander Rodchenko, Parti di automobile AMO (Detali AMO)

Un raffinato ciclo cinematografico dedicato all’Utopia figura nel ricco carnet delle manifestazioni veneziane del Museo Guggenheim correlate alla mostra Utopia Matters. Dalle confraternite al Bauhaus (1° maggio – 25 luglio 2010).
Le proiezioni, ad ingresso libero, sono iniziate il cinque maggio a Ca’ Dolfin, con l’elegante minimalismo di Yukoku – The Rite of Love and Death di Mishima Yukio (1966), unico e profetico cortometraggio di Mishima (termina con il suicidio rituale del protagonista), interpretato da sé stesso e dalla moglie, sull’utopia del ritorno del Giappone moderno alle antiche tradizioni. Presentazione di Roberta Novelli.
Mercoledì 12 maggio le parole di Davide Giurlando hanno introdotto alla visione di Insalata russa di Jurij Mamine (1994), in cui è il mito dell’occidente nella Pietroburgo post-sovietica ad costituire il fulcro narrativo di una vicenda narrata con un ritmo caotico, tipicamente slavo, in cui si mescolano liberamente realtà e fantasia: il motivo che innesca il turbinìo degli intrecci è dato dalla scoperta di una finestra che da un appartamento pietroburghese immette direttamente nella città di Parigi.

Martedì 18 maggio sarà la volta del film-culto di Werner Herzog Aguirre furore di Dio (1972), interpretato dal suo attore-feticcio Klaus Kinsky e presentato all’Auditorium da Elide Pittarello.
Leggi tutto “Cinema e Utopia”

HAPPYSPRITZ@GUGGENHEIM!

In tempi di apéro géant alla francese, Venezia, capitale dello spritz, certamente non è da meno soprattutto dal punto di vista dello stile: dopo il successo dell’ HAPPYSPRITZ@GUGGENHEIM! nel 2009, quest’anno, ogni lunedì di maggio ritorna, grazie ad Aperol,  l’appuntamento con l’Happy Spritz nel giardino di Peggy Guggenheim dalle 19 alle 21.30.

foto: Andrea Sarti/CAST1466
foto: Andrea Sarti/CAST1466

L’edizione 2010, che festeggia il trentennale della Collezione, oltre al programma musicale curato da Riky Russo/In Orbita, prevede la partecipazione di MTV come media partner dell’evento.
L’opening delle serate veneziane è affidato al triestino dj Stoner, con il suo raffinato mix di sonorità multietniche. Seguiranno Frankie HI NRG MC + Miguel Selekta (Venezuela) con tematiche sociali e hip-hop; la dj Nanou, dal black groove al new funk; il rapper Dargen D’Amico per chiudere il 31 maggio con l’Electrosacher dj’s collective.
Socialità, musica e arte moderna e contemporanea costituiscono gli ingredienti speciali dell’aperitivo nello storico Palazzo Venier dei Leoni, che Peggy Guggenheim acquistò nel 1949, precedentemente appartenuto alla marchesa Casati, eccentrica musa dannunziana. Qui, nel cuore di Venezia, la più famosa mecenate americana ha ospitato opere ed artisti delle avanguardie del XX secolo, da Duchamp a Max Ernst, Brancusi, Picasso.

Leggi tutto “HAPPYSPRITZ@GUGGENHEIM!”