Dalla terrazza di Ivo, sotto il sole, le stelle e l’ombra di Corto.Ricordo di Ivo Pavone, ultimo fumettaro storico veneziano, 1929 – 2020

Ivo Pavone sulla sua terrazza al Lido di Venezia. Foto courtesy Jacopo Terenzio
Ivo Pavone sulla sua terrazza al Lido di Venezia. Foto courtesy Jacopo Terenzio

Il padre di Ivo, era ufficiale di marina, così il mio nonno paterno, Winspeare, che non conobbi mai, ed entrambi venivano dal sud, tarantino il primo, campano, sembra, il secondo, ed è così che le famiglie si conobbero. Amicizie di antica data, normali soprattutto in certe cerchie ristrette.
Uno dei fratelli di Ivo, Franz, mi seguì, da ragazzino,  per alcune estati tenendomi a ripetizione di greco, filosofia e letteratura, nella casa dei Pavone,
che si trovava proprio di fronte alla chiesa di San Martino, all’Arsenale, svolgendo una funzione, nei miei confronti, di “precettore” in senso pieno e in certo senso maestro di vita lo fu, perché era un vero intellettuale, coltissimo, elegante, che incarnava la classica e purtroppo oggi rarissima figura, del libero pensatore.
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Venezia – Tutti i Leoni del 2020

L’attore Pierfrancesco Favino posa con la Coppa Volpi  ricevuta per il film “Padresnostro” alla consegna dei Leoni in Sala Grande al 77° Festival del cinema di Venezia, 12 settembre 2020, Lido di Venezia(foto Tiziana FABI / AFP) courtesy Getty Images

Si è appena conclusa la 77a Mostra del cinema di Venezia, è stata un’edizione per molti versi unica, caratterizzata dalle misure anti Covid19 e dalla prenotazione obbligatoria delle sale, molto comoda e funzionale.

Fortunatamente la mostra è terminata senza imprevisti e la qualità dei film non ne ha risentito, infatti il livello era molto alto. Ecco dunque i premiati dalla giuria presieduta da Cate Blanchett e composta da Matt Dillon, Veronika Franz, Joanna Hogg, Nicola Lagioia, Christian Petzold e Ludivine Sagnier: Leggi tutto “Venezia – Tutti i Leoni del 2020”

Venezia / Pietro Beretta: I ritratti espressionisti

Pietro Beretta, Ritratto di Signora - Aure complementari, della serie "Sguardi"
Pietro Beretta, Aure complementari, tecnica mista su tela, 40 x 40, serie “Sguardi”, 2019

Per tutto il mese di settembre 2020 i Ritratti Espressionisti dell’artista svizzero Pietro Beretta saranno in esposizione alla Galleria Café Imagina  di Venezia.
Beretta
è nato nel 1942 ad Ascona, alle pendici del mitico Monte Verità, crocevia di culture, e – dalla sua fondazione, ai primi del Novecento, da parte di una colonia teosofica, vegetariana, e naturista – luogo d’incontro di alcune tra le più grandi personalità della cultura del secolo: da Carl Jung che vi tenne un circolo teosofico, Eranos, cui parteciparono alcuni tra i maggiori intellettuali dell’epoca (tra cui il primo mitografo dell’era contemporanea, Karoly Kerenyi, e il filologo Max Muller) allo scrittore Thomas Mann che vi s’ispirò per la sua Montagna incantata, ad Hermann Hesse e D.H. Lawrence, a Marianne Werefkin e Alexandre von Jawlensky, questi ultimi, espressionisti provenienti dal Blaue Reiter di Kandinsky. Furono a Monte Verità anche El Lizzitsky, Hugo Ball, Jean Arp e Hans Richter, esponenti di Dada e Cabaret Voltaire, Arthur Segal, e Rudolf Von Laban, Mary Wigwam, Isadora Duncan, Charlotte Bara, e poi il Bauhaus di W. Gropius con Albers, Bayer, Breurer, Schlemmer, Feininger, Schavinsky, Mohloy-Nagy (nell’era del barone Von der Heydt) con la costruzione dell’hotel di Emil Fahrenkamp (pare, disegnato da Mies van der Rohe), e, sembra, Lenin, Trotsky e Bakunin. che aveva vissuto nella vicina Minusio. Tra i pittori ricordo anche l’astrattista di seconda generazione Luigi Pericle, recentemente riscoperto in una mostra alla veneziana Querini Stampalia. Leggi tutto “Venezia / Pietro Beretta: I ritratti espressionisti”

THE WASTELAND

 

Venezia#77 Ahmad Bahrami, The Wasteland, 2020, courtesy Gettyimages

In concorso nella sezione Orizzonti, questo film iraniano in bianco e nero è una grande sorpresa, struggente ed emozionante, a tratti ipnotico, narra di un mattonificio nel deserto iraniano che produce mattoni alla vecchia maniera dove lavorano famiglie di diverse etnie.
Alla notizia di una prossima chiusura gli equilibri vengono meno e gli uomini cominciano a cercare soluzioni alternative tra diverse liti e rassegnazione. Leggi tutto “THE WASTELAND”