Nel precedente articolo “Land Art Italia – I parchi dell’arte (I parte)” abbiamo visto pregevoli esempi di parchi creati dagli Anni 50 fino agli Anni 80.
Proseguiamo il percorso fino ai giorni nostri.
Anni Novanta
Nel 1996, con una mostra dedicata a Fausto Melotti, si inaugura nel Parco nautrale di Montemarcello (Ameglia-La Spezia) la collezione d’arte ambientale dell’Associazione La Marrana, che comprende, tra le altre, opere di Mainolfi, Spalletti, Roccasalva, Kounellis, Azuma, Airò. L’anno seguente, nell’area del Parco della Rimembranza a Roma, che ospita sculture del dopoguerra, viene costituito il Parco di scultura contemporanea di Villa Glori che conta, tra gli altri, lavori di Caruso, Kounellis, Nunzio, Staccioli, Uncini e Canevari.
A fine anni Novanta risale anche il Museo d’arte contemporanea di Librino, quartire di Catania, promosso da Antonio Presti e l’associazione Fiumara d’Arte. Il percorso museale si sviluppa lungo il letto del fiume Tusa dalla costa all’entroterra e comprende archi e sculture monumentali di Consagra, Festa, Staccioli e molti altri. L’itinerario artistico si conclude a Castel di Tusa, nel famoso Albergo Atelier sul Mare (1985) dove alcune stanze sono divenute vere e proprie opere in cui vivere giorno per giorno, per mano di artisti quali Mochetti, Caro, Nagasawa, Plessi.
Il Duemila
Dal 2004 è aperto al pubblico il Centro d’Arte Contemporanea sito nel complesso sei-settecentesco della Villa Manin a Passariano (Udine), affrescata da Dorigny e già sede museale. Nel 2005 il parco si arricchisce degli interventi di Paola Pivi , Patrick Tuttofuoco, Rirkrit Tiravanija e altri; nel 2006 compare il labirinto di Michael Beutler ed in seguito installazioni di Elmgreen & Dragset, Höller, Ortega, Uklanski, mostre temporanee ed eventi.
Nel 2004 accanto ad una fornace diventata museo, in un mistico bosco di querce e lecci di Pievasciata (Si), nasce anche il Parco Sculture del Chianti. Anche qui artisti internazionali intervengono sul territorio con materiali diversi all’insegna dell’integrazione tra arte e natura, con sculture site-specific: tra i molti, Nicolas Bertoux, Pilar Aldana Mendez, Kei Nakamaura, Mauro Berrettini.
L’anno seguente apre il Parco Archeologico di Scolacium (Cz), Parco internazionale della scultura, un’emanazione del Museo MARCA, con opere di Tony Cragg, Jan Fabre, Mimmo Paladino, Marc Quinn e Dennis Oppenheim.
Contemporaneamente alle pendici del Vesuvio nasce il sentiero Creator Vesevo, dove Jean-Noël Schifano raccoglie dieci artisti internazionali, tra cui Berrocal, Brusse, Esposito, Rúrí, Velickovic per realizzare sculture di stile eterogeneo, dall’Experimental enviroment alla tradizione delle maschere napoletane.
A concludere questa breve rassegna di fine estate sull’arte nella natura in Italia, ecco uno degli ultimi centri che, come altri, è ancora in fieri e conta progetti diversificati: interessante è Artepollino, situata in Basilicata nel Parco Nazionale del Pollino, che dal 2008 si propone la diffusione dell’Art in nature con la formazione di laboratori creativi, progetti per le scuole, ecoturismo: ospiti illustri sono le opere di grandi artisti quali Anish Kapoor, Carsten Holler e Giuseppe Penone.