Biennale Architettura: alla scoperta di nuovi spazi di libertà

16. Mostra Internazionale d'Architettura a Venezia. Finestra di Carlo Scarpa al Padiglione Centrale dei Giardini della Biennale,
16. Mostra Internazionale d’Architettura a Venezia. Finestra di Carlo Scarpa al Padiglione Centrale dei Giardini della Biennale. Foto Octavian Micleusanu

Yvonne Farrell e Shelley McNamara iniziano la Biennale dove Alejandro Aravena  l’aveva lasciata e immaginano un tempo presente/passato/futuro dove lo spazio dell’architettura si apre al dialogo con il pubblico, possibilmente con il sociale  e anche con l’ambiente.  Si presta attenzione ai materiali, a ciò che la natura dona, e che i nostri manufatti del passato lasciano in eredità al presente. Al Manifesto – appello di Farrel-McNamara ad un’architettura più generosa e umana, hanno risposto molti tra i più famosi architetti mondiali, e anche le partecipazioni nazionali  hanno raccolto il guanto.  L’immaginazione, così come lo fa la natura, irrompe negli spazi abbandonati, recuperati e restituiti al pubblico con minimi interventi architettonici. Si riscoprono i metodi costruttivi tradizionali accanto ai nuovi:  il fascino del mattone, del legno, della terra cruda e dei dettagli curati in modo artigianale, accanto agli usi più raffinati del cemento armato. Leggi tutto “Biennale Architettura: alla scoperta di nuovi spazi di libertà”

Dino Gavina, lampi di design al MAMbo

Dino gavinaAlla poliedrica figura di Dino Gavina è dedicata ‘Dino Gavina. Lampi di design’, ampia mostra che ha inaugurato al MAMbo di Bologna il 23 settembre e rimarrà visitabile fino al 12 dicembre 2010, a cura di Elena Brigi e Daniele Vincenzi.
L’esposizione ripercorre l’avventura intellettuale e imprenditoriale di Gavina, facendo riferimento agli artisti, designer e architetti che con lui hanno condiviso il cammino nel mondo dell’arte e del design, tra i quali Lucio Fontana, Marcel Duchamp, Man Ray, Sebastian Matta, i fratelli Castiglioni, Marcel Breuer, Carlo e Tobia Scarpa, Kazuhide Takahama, Luigi Caccia Dominioni. Un cammino interpretato anche attraverso le aziende che a vario titolo e in periodi diversi ne hanno portato l’impronta: Gavina, Simon International, Flos, Sirrah, Simongavina Paradiso Terrestre.
Risulta centrale nella mostra al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna  – la capacità di Gavina di farsi catalizzatore di creatività e, pur non essendo un designer, di cambiare il volto del design italiano, dettando nuovi canoni della cultura visuale e dell’esperienza estetica. Vero e proprio maestro dell’innovazione e dell’intuizione sovversiva, Gavina rende possibile la diffusione su scala industriale dei principi delle avanguardie, dalle quali ha tratto idee e compagni di strada, applicando al design i principi del ready made. Significativo in questo senso è l’episodio dell’inaugurazione del suo showroom romano alla metà degli anni Sessanta, durante la quale non si esposero mobili ma fu allestita una personale di Marcel Duchamp, ed emblematica è la creazione del Centro Duchamp (1969), che è stato luogo di creatività e di sperimentazione.
Il potere innovativo e la trasversalità del suo protagonista fanno sì che ‘Dino Gavina. Lampi di design’ si inserisca a pieno titolo in un anno di programmazione del MAMbo che guarda alla contaminazione tra arti
visive, cinema, design, musica e arti performative e ne valorizza il ruolo nel distretto culturale della Manifattura delle Arti. Quest’area consacrata alla sperimentazione, non a caso sorta nella città che ha dato i natali al DAMS, comprende oltre al MAMbo la Cineteca di Bologna, i dipartimenti universitari di Spettacolo e Comunicazione, gallerie e istituzioni culturali. Leggi tutto “Dino Gavina, lampi di design al MAMbo”