Unità d’Italia: l’arte per ridefinire l’Italia

Italiae 150 piazze per ri-disegnare il Paese
Da castellodirivoli.org

150 anni. Tanti ne sono passati dall’unità d’Italia. Mentre la si mette in discussione, la si celebra anche.
Oggi, 19 ottobre, alle ore 15.00, Anna Pironti, direttore del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli – Museo d’arte contemporanea, presenta a Villa Caldogno (VI) il progetto Italiae, 150 piazze per ri-disegnare il Paese. Inserito nel palinsesto di Esperienza Italia 150 – le celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia – all’interno del quale sono realizzate da ormai un anno attività ed eventi per realizzare insieme a bambini, ragazzi e famiglie diverse rappresentazioni del nostro Paese: 150 città italiane, 150 piazze d’Italia, 150 eventi da condividere sul territorio nazionale, 150 Italiæ da realizzare con il coinvolgimento di tutti e 150 sguardi sulla varietà, ricchezza e complessità dell’Italia.

Il progetto di rete nazionale mira a promuovere elementi di cultura contemporanea nel contesto storico e di attualizzare la dimensione storica nel tempo presente. Coinvolte 150 piazze, rappresentative di culture, tradizioni e identità territoriali diverse: non solo grandi città o piazze centrali, ma anche borghi e periferie, in considerazione dell’estrema varietà del tessuto urbano e culturale italiano. A partire dalla forma dell’Italia saranno elaborate infinite varianti, in riferimento alla specificità dei singoli luoghi e in relazione all’opera degli artisti contemporanei che hanno lavorato sulla forma dello Stivale: ritratti del Bel Paese, espressioni di un’Italia unica e molteplice. Centinaia di esemplari di Italiae confluiranno dalle diverse città a Torino in occasione delle celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia.

Diversi gli eventi realizzati ad oggi, tra i quali a Cherasco (Cn), Piazza del Municipio, 29 maggio 2010 “L’Italia dei colori”. Grande azione di pittura collettiva, Verona, Piazza Bra, 2 giugno 2010 “Nella forma dello Stivale”, un gigantesco prato verde in gomma-spugna con margherite bianche e papaveri rossi, in omaggio ai colori della bandiera italiana. Complessivamente, oltre 25.000 persone hanno partecipato agli eventi realizzati
L’incontro di oggi a Caldogno si rivolge principalmente a insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado, dirigenti scolastici e assessori all’istruzione e rientra nell’ambito di “Provincia italiana”, Evento collaterale alla Biennale Architettura, promosso da C4, centro di formazione che utilizza i linguaggi dell’arte contemporanea come strumenti per sviluppare le competenze professionali.
La sede del Centro è Villa Caldogno, edificio cinquecentesco attribuito ad Andrea Palladio situato a pochi chilometri a nord di Vicenza.
Questo articolato progetto di formazione con l’arte è stato avviato nel 2006 nell’ambito di un più vasto percorso di riqualificazione del territorio e valorizzazione dell’identità locale e grazie alla volontà della Regione del Veneto, del Comune di Caldogno e della Provincia di Vicenza e al supporto di alcuni partners.
Le attività di C4 sono dedicate a studenti, insegnanti, dirigenti della pubblica amministrazione e manager d’impresa.

La domenica di RAI Radio 3 Suite: viaggio nelle ‘regioni dell’arte’


Castello di Rivoli - collegamento con la Manica Lunga, by .mau.
Castello di Rivoli - collegamento con la Manica Lunga, by .mau.

Una trasmissione per conoscere i luoghi dell’arte dei centri minori, fuori dalle grandi città, dove spesso l’elevata qualità dell’offerta culturale si coniuga alle bellezze del paesaggio o all’interesse storico-sociale dei siti. Un punto di riferimento ideale per chi ama trascorrere piacevoli week-end in nuove ed attraenti ambientazioni.

Tutte le domeniche del mese di agosto, alle ore 20.00, il curatore Costantino D’Orazio presenta  “Le regioni dell’arte” su RAI Radio 3 Suite, una formula per viaggiare via etere tra castelli e dimore storiche,  ex fabbriche, parchi e  tanti piccoli musei che,  sull’esempio francese e tedesco, ormai costellano il territorio italiano.
Ogni reportage descrive brevemente il paesaggio e la struttura ospitante, eventi artistici spesso di levatura internazionale e poi s’intervistano i curatori. Le quattro regioni di questa perlustrazione sono il Piemonte, la Sicilia, il Veneto, la Toscana.

La scorsa domenica, il primo viaggio virtuale ha toccato il Piemonte, regione in cui le istituzioni pubbliche hanno saputo stimolare il mondo finanziario per il rilascio di fondi destinati alla cultura.
D’Orazio ha visitato per gli ascoltatori il museo d’arte contemporanea italiano più noto all’estero e più strettamente collegato alla realtà artistica europea fin dalla sua fondazione, nel 1984: il Castello di Rivoli, residenza sabauda alle porte di Torino, ristrutturata da Filippo Juvarra nel XVIII secolo. Architettura non finita e non fortificata, il castello fu sede della collezione di Vittorio Emanuele II, che lì visse la sua pazzia. In un contesto ambientale in cui convivono le bellezze dell’antico e del contemporaneo, si sono susseguiti direttori prestigiosi come Rudi Fuchs, Ida Gianelli ed oggi Andrea Bellini con Beatrice Merz. Quest’ultima ha recentemente coinvolto gli artisti della collezione permanente (in cui dominano gli stili dell’Arte Povera, Concettuale e Land Art) e le nuove leve nel riallestimento di vecchi e nuovi spazi, per creare un  inedito percorso storico artistico che copra l’arco dell’ultimo decennio.

Patrizia Sandretto, dell’omonima Fondazione, ha descritto invece il suo innovativo progetto di residenza per curatori e artisti, che prevede la produzione e l’allestimento espositivo d’opere d’arte da parte di curatori invitati da ogni parte del mondo a visitare per quattro mesi l’Italia (fino ad Enna, in Sicilia), scoprire talenti e allestire gli spazi dell’imponente Palazzo Re Rebaudengo di Guarene d’Alba (Cuneo), a 10 km dalla città del tartufo. Anche qui spazi dedicati al contemporaneo convivono con le volte affrescate, gli stucchi e le tappezzerie di una dimora storica settecentesca, aperta al pubblico dal 1997 come spazio per l’arte contemporanea.

Filatoio di Caraglio, foto courtesy http://www.marcovaldo.it/welcome.lasso
Filatoio di Caraglio, foto courtesy http://www.marcovaldo.it/welcome.lasso

Sempre in provincia di Cuneo, ai confini con la Francia, si trova il Filatoio di Caraglio, che nel ‘700 era uno dei centri industriali più attivi d’Europa per la produzione della seta. Lisa Parola fa parte del gruppo curatoriale a.titolo (collegato all’associazione Marcovaldo e alla Regione Piemonte), una realtà tutta al femminile, come la manodopera del tessile.
Leggi tutto “La domenica di RAI Radio 3 Suite: viaggio nelle ‘regioni dell’arte’”