
La distonia focale del musicista è la sorella stupida del Parkinson. È pure lei un disordine neurologico del movimento, ma non cagiona terribili e umilianti invalidità per il normale vivere quotidiano. Semplicemente non ti permette più di suonare. Tutto qui.
È una sorta di ipereccitazione dei gangli della base o della corteccia sensomotoria – sono ancora molti i misteri di questa malattia – che dovrebbero coordinare i movimenti dei muscoli, e che invece, dopo anni di comandi puntuali e precisi da parte di chi con le mani vuole creare suoni e dunque emozioni, vengono presi dal panico o dall’insofferenza alla disciplina, e si imbizzarriscono; ne consegue che il delicato e vitale palleggio fra muscoli flessori e muscoli estensori all’improvviso impazzisce in un fuoco di fila di contrazioni violente e incontrollabili. E addio musica.
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