
Una trasmissione per conoscere i luoghi dell’arte dei centri minori, fuori dalle grandi città, dove spesso l’elevata qualità dell’offerta culturale si coniuga alle bellezze del paesaggio o all’interesse storico-sociale dei siti. Un punto di riferimento ideale per chi ama trascorrere piacevoli week-end in nuove ed attraenti ambientazioni.
Tutte le domeniche del mese di agosto, alle ore 20.00, il curatore Costantino D’Orazio presenta “Le regioni dell’arte” su RAI Radio 3 Suite, una formula per viaggiare via etere tra castelli e dimore storiche, ex fabbriche, parchi e tanti piccoli musei che, sull’esempio francese e tedesco, ormai costellano il territorio italiano.
Ogni reportage descrive brevemente il paesaggio e la struttura ospitante, eventi artistici spesso di levatura internazionale e poi s’intervistano i curatori. Le quattro regioni di questa perlustrazione sono il Piemonte, la Sicilia, il Veneto, la Toscana.
La scorsa domenica, il primo viaggio virtuale ha toccato il Piemonte, regione in cui le istituzioni pubbliche hanno saputo stimolare il mondo finanziario per il rilascio di fondi destinati alla cultura.
D’Orazio ha visitato per gli ascoltatori il museo d’arte contemporanea italiano più noto all’estero e più strettamente collegato alla realtà artistica europea fin dalla sua fondazione, nel 1984: il Castello di Rivoli, residenza sabauda alle porte di Torino, ristrutturata da Filippo Juvarra nel XVIII secolo. Architettura non finita e non fortificata, il castello fu sede della collezione di Vittorio Emanuele II, che lì visse la sua pazzia. In un contesto ambientale in cui convivono le bellezze dell’antico e del contemporaneo, si sono susseguiti direttori prestigiosi come Rudi Fuchs, Ida Gianelli ed oggi Andrea Bellini con Beatrice Merz. Quest’ultima ha recentemente coinvolto gli artisti della collezione permanente (in cui dominano gli stili dell’Arte Povera, Concettuale e Land Art) e le nuove leve nel riallestimento di vecchi e nuovi spazi, per creare un inedito percorso storico artistico che copra l’arco dell’ultimo decennio.
Patrizia Sandretto, dell’omonima Fondazione, ha descritto invece il suo innovativo progetto di residenza per curatori e artisti, che prevede la produzione e l’allestimento espositivo d’opere d’arte da parte di curatori invitati da ogni parte del mondo a visitare per quattro mesi l’Italia (fino ad Enna, in Sicilia), scoprire talenti e allestire gli spazi dell’imponente Palazzo Re Rebaudengo di Guarene d’Alba (Cuneo), a 10 km dalla città del tartufo. Anche qui spazi dedicati al contemporaneo convivono con le volte affrescate, gli stucchi e le tappezzerie di una dimora storica settecentesca, aperta al pubblico dal 1997 come spazio per l’arte contemporanea.

Sempre in provincia di Cuneo, ai confini con la Francia, si trova il Filatoio di Caraglio, che nel ‘700 era uno dei centri industriali più attivi d’Europa per la produzione della seta. Lisa Parola fa parte del gruppo curatoriale a.titolo (collegato all’associazione Marcovaldo e alla Regione Piemonte), una realtà tutta al femminile, come la manodopera del tessile.
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