Santarcangelo di Romagna. Un festival importante, storicamente tra i più significativi del contemporaneo in Italia. Una nuova direttrice artistica Eva Neklyaeva, che eredita un ottimo ciclo di edizioni dirette da Silvia Bottiroli. Forse potremmo dire sia stata una edizione di passaggio, in cui la nuova direzione artistica ha messo in sperimentazione alcune idee sul corpo, le communityartistiche e culturali, la multidisciplinarietà creativa, la co-presenza di spazi diversi di presentazione e condivisione.Leggi tutto “Santarcangelo Festival. Nuove direzioni artistiche e spaziali”
Theodor Rehbenitz (1791 - 1861) Tobia e l’angelo - Foto: Andres Kilger SCALA/Art Resource, New York
In occasione della recente inaugurazione della mostra Utopia Matters. Dalle confraternite alla Bauhaus alla galleria Peggy Guggenheim di Venezia, percorriamo la traccia invisibile che unisce i temi dell’esposizione ad altri eventi attualmente in corso sul territorio nazionale.
Primitifs, Nazareni e Preraffaelliti, tra Sette e Ottocento scelsero di vivere un ideale romantico ritirandosi in comunità artistiche, privilegiando il contatto con la natura e il piacere del lavoro artigianale in contrapposizione alla dimensione disumana del lavoro industriale. Fondarono in tal modo una nuova estetica della natura e del vivere sociale. Il richiamo, tra gli altri, a Dante, Shakespeare, Keats e Ruskin, all’arte arcaica e alla pittura del primo rinascimento italiano, ispirò loro una pittura luminosa e ricercata, dai toni brillanti e dalle tematiche tratte dalla storie nazionali interpretate nello spirito del cristianesimo delle origini.
Tra i pittori di riferimento, con Perugino e Raffaello, vi fu il domenicano Beato Angelico, che dai preziosismi aurei del gotico internazionale seppe trarre una visione estatica e ieratica del dato naturalistico, considerato nella visione razionale della prospettiva rinascimentale e nella luce zenitale di cui farà tesoro Piero della Francesca. All’Angelico è dedicata la mostra fiorentina Beato Angelico a Pontassieve. Dipinti e sculture del Rinascimento Fiorentino, fino al 27 giugno, cui è correlata, a Siena, fino all’11 luglio, Da Jacopo della Quercia a Donatello. Le arti a Siena nel primo Rinascimento. Leggi tutto “I percorsi dell’Utopia”
Anita Sieff, Installazione fotografica tra le vedute del Settecento, Museo Querini Stampalia
Si leva il sipario nel buio acceso da uno sciame di minuscoli led luminosi che vibrano all’unisono con un frinire di cicale: 5.000 hertz è la frequenza d’onda prodotta da questi insetti, sacri agli antichi egiziani, che ha come effetto fisiologico il riequilibrare l’attività dell’emisfero destro con l’emisfero sinistro del cervello umano. Un’avventura piena di fascino l’esposizione di Anita Sieff, allieva di Antonioni, che coinvolge due piani del Museo Querini Stampalia di Venezia, iniziando con una serie di interventi nelle sale settecentesche del palazzo che ospita opere d’arte veneziana dal XV al XVIII sec.
Il suono è ciò che più affascina l’artista, per sua stessa ammissione: nella sala pompeiana risuona, in diverse lingue, la voce di Sieff: Hai tempo per me? E’ la voce della coscienza che ci richiama a guardare in noi stessi e a dialogare con il nostro io più vero. Alcune foto che ritraggono una Venezia contemporanea e stravolta sono inserite tra settecentesche vedute di vita veneziana in sostituzione di tre dipinti di Gabriel Bella. La musica di Mahler introduce ad un altro momento saliente della mostra, quello in cui i versi di Anita Sieff sul tema dell’abbandono incontrano quelli di Elena Mocenigo, moglie di Andrea Querini, per il marito lontano, nell’alcova di quest’ultima.
Al piano superiore dieci video in b&w rappresentano un freschissimo omaggio al film “L’avventura”, di Michelangelo Antonioni e di qui Sieff, talento poliedrico, sembra partire per l’allestimento di una serie di azioni e installazioni. Leggi tutto “Anita Sieff nell’Ordine di senso”