Dalla terrazza di Ivo, sotto il sole, le stelle e l’ombra di Corto.Ricordo di Ivo Pavone, ultimo fumettaro storico veneziano, 1929 – 2020

Ivo Pavone sulla sua terrazza al Lido di Venezia. Foto courtesy Jacopo Terenzio
Ivo Pavone sulla sua terrazza al Lido di Venezia. Foto courtesy Jacopo Terenzio

Il padre di Ivo, era ufficiale di marina, così il mio nonno paterno, Winspeare, che non conobbi mai, ed entrambi venivano dal sud, tarantino il primo, campano, sembra, il secondo, ed è così che le famiglie si conobbero. Amicizie di antica data, normali soprattutto in certe cerchie ristrette.
Uno dei fratelli di Ivo, Franz, mi seguì, da ragazzino,  per alcune estati tenendomi a ripetizione di greco, filosofia e letteratura, nella casa dei Pavone,
che si trovava proprio di fronte alla chiesa di San Martino, all’Arsenale, svolgendo una funzione, nei miei confronti, di “precettore” in senso pieno e in certo senso maestro di vita lo fu, perché era un vero intellettuale, coltissimo, elegante, che incarnava la classica e purtroppo oggi rarissima figura, del libero pensatore.
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Brr…Brrr, i British winter’s Grenadiers di Hugo Pratt

Inaugurazione della mostra Hugo Pratt – Brr… Brrr
Inaugurazione della mostra Hugo Pratt – Brr… Brrr

Rush finale per Hugo Pratt – Brr… Brrr!, evento espositivo dedicato al celebre maestro del fumetto internazionale.
La mostra è stata allestita all’interno della Biblioteca Civica di Pordenone e comprende 12 splendide serigrafie della serie The British winter’s grenadiers (70×70) edite nel 1967 dalla Galleria veneziana L’Elefante e altri lavori grafici del periodo tra cui un raro dipinto su tela dal titolo Quiete in tintagel (1964) .

Hugo Pratt,The British winter’s grenadiers  (70×70), serigrafia,1964-66, collezione Meneguzzo, Museo Casabianca, Malo (VI). Foto Alessio Veronesi
Hugo Pratt,The British winter’s grenadiers (70×70), serigrafia,1964-66, collezione Meneguzzo, Museo Casabianca, Malo (VI). Foto Alessio Veronesi

Le opere tutte originali e provenienti dalla collezione di Arte Contemporanea del vicentino Giobatta Meneguzzo sono arricchite da libri d’epoca e volumi rari reperiti dal critico del fumetto e studioso dell’opera di HP, Salvatore Oliva.
Scambiamo due parole con quest’ultimo, già curatore nel corso del 2011 della mostre: Eroi oltre i confini. Giulio De Vita, allestita al ParCo di Pordenone, Stefano Babini e il mio amico HP, Gli Alpini di Achille Beltrame 1915/18 in occasione del KFestival di Villa Manin di Passariano.

Hugo Pratt,Quiete in tintagel , (100 x 200), pittura su tela, 1964, collezione Meneguzzo, Museo Casabianca, Malo (VI). Foto Alessio Veronesi
Hugo Pratt,Quiete in tintagel , (100 x 200), pittura su tela, 1964, collezione Meneguzzo, Museo Casabianca, Malo (VI). Foto Alessio Veronesi

Come è nata l’idea di Brr.. Brrr?
È un’iniziativa voluta dalla Direttrice della Biblioteca Civica di Pordenone, Ofelia Tassan Caser , in collaborazione con il collezionista Giobatta Meneguzzo, direttore del singolare Museo Casabianca di Malo, dedicato principalmente all’arte Pop. Un’esposizione che voleva sottolineare la vivacità grafica degli anni ’60 proponendo un artista del fumetto come Hugo Pratt.

Salvatore Oliva con l'Assessore alla Cultura del comune di Pordenone Claudio Cattaruzza e la Direttrice della Biblioteca Ofelia Tassan Caser
Salvatore Oliva con l'Assessore alla Cultura del comune di Pordenone Claudio Cattaruzza e la Direttrice della Biblioteca Ofelia Tassan Caser

La direttrice della Civica, conoscendo le mie” inclinazioni prattiane”, mi ha consultato per l’allestimento delle rare opere da integrare con i fumetti del maestro di Malamocco. Così, da una prima ideazione limitata a mostrare solo l’opera serigrafica, si è arrivati ad una singolare concezione espositiva in felice osmosi con i libri.

Pino Ninfa/Paolo Fresu, omaggio ad Hugo Pratt

Hugo Pratt nello studio di Grandvaux, foto Pino Ninfa - 1994
Hugo Pratt nello studio di Grandvaux, foto Pino Ninfa - 1994

Domenica primo agosto, Venezia Jazz Festival.
Nell’atrio di Palazzo Grassi scorrono in b/w immagini di Cuba sul riverbero delle prime note, in sordina, della tromba di Paolo Fresu, accompagnata dall’incalzare del bandoneon di Daniele di Bonaventura.
Uno strumento, quest’ultimo, che Hugo Pratt talora si dilettava a suonare, cantando canzoni per intrattenere gli amici.
Il dialogo tra musica, immagini e letteratura dedicato al grande maestro del fumetto si realizza Sulle strade dell’avventura, nei luoghi prattiani e non, rivisitati dalle foto di Pino Ninfa: sulle tracce della “porsche di Hemingway” a Cuba, poi nella Buenos Aires del tango e degli anni giovanili e nell’Africa degli Scorpioni del deserto, che nell’eccelsa interpretazione di Fresu diventa anche l’Africa di Coltrane; nel Missisipi del blues, dove tra chitarre, ottoni e percussioni spunta la tomba di Robert Johnson; nella settecentesca villa di Arconate, dove è comparsa una lettera dall’Etiopia

Alcune tavole di Saint Exupéry - L'ultimo volo, l'ultimo racconto di Hugo Pratt - 1995
Saint Exupéry - L'ultimo volo, Hugo Pratt, foto Pino Ninfa - 1994

di Arthur Rimbaud.
Tra luci ed ombre emergono il volto, le mani e il piano di Michel Petrucciani, una splendida Fenice e poi foto di Venezia e di San Lazzaro degli Armeni. Infine, gli ultimi, commoventi, ritratti di Hugo Pratt ripreso insieme alle sue tavole di letteratura disegnata nello studio di Grandvaux,  poco prima della sua scomparsa. Il concerto si conclude con il fantastico duetto tra Bonaventura e Fresu: calatosi tra il pubblico, quest’ultimo riesce quasi a sospendere lo scorrere del tempo sulla nota finale, tenuta sullo strumento per quasi due minuti.
Una performance, quella dell’artista sardo, che ne conferma il  talento carismatico dal timbro essenziale, devoluto all’attenzione di un pubblico stregato.
Anticipato da una piccola esposizione al Caffè Quadri, l’affascinante evento multimediale del Grassi, ricco di richiami letterari, è incominciato proprio col ritrovamento del servizio fotografico sull’artista veneziano, originariamente concepito per la rivista Max, ma rimasto inedito a causa della scomparsa di HP.

Pino Ninfa

 

Come hai conosciuto Hugo Pratt?
Io lavoravo presso Rizzoli e lui era un disegnatore della stessa casa editrice: un giorno ci siamo incrociati per caso e così nell’inverno del 1994 è nato questo servizio per Max, che in realtà non è mai apparso perchè nel frattempo Pratt è deceduto (20 agosto 1995, ndr.).
Le tavole che hai fotografato allora sono quelle della sua ultima storia?
Esattamente, sono quelle di Saint-Exupery – L’Ultimo Volo, il suo ultimo fumetto.
Com’è nato l’omaggio ad HP, in collaborazione con Paolo Fresu?
Facendo il trasloco del mio studio ho trovato la scatola con le foto e mi è venuta voglia di dedicargli questo omaggio con i tanti racconti e le tante storie che ho realizzato per il mio lavoro. La scelta di  Paolo Fresu è venuta da sé: ci conosciamo da parecchio tempo e insieme abbiamo già collaborato ad altri progetti multimediali.

Paolo Fresu

 

Paolo Fresu e Daniele di Bonaventura in concerto a Palazzo Grassi con foto di villa Arconati, Pino Ninfa, Venezia Jazz Festival, Omaggio a Hugo Pratt, foto Francesca Galluccio
Paolo Fresu e Daniele di Bonaventura in concerto a Palazzo Grassi con foto di villa Arconati, Pino Ninfa, Venezia Jazz Festival, Omaggio a Hugo Pratt, foto Francesca Galluccio

Quale immagine ti viene a mente pensando al jazz?
Certamente un’immagine in bianco e nero, come i vecchi vinili e le vecchie fotografie d’epoca. Insomma, per quanto in tutti questi anni il genere si sia evoluto penso che l’immagine, l’icona del jazz sia sempre la stessa – molto pulita, molto rigorosa, forse solo un po’ sporca – in quanto rappresenta quel dato momento storico.
L’Africa, Venezia, il tango, il blues: quali sono le suggestioni che ti hanno maggiormente impressionato in questo viaggio fotografico?
Ho cercato di non focalizzare troppo l’attenzione su quei luoghi e su quei continenti. Ne conoscevo le storie perchè, dopo aver lavorato sulle immagini, ne avevo discusso a lungo con il fotografo, tuttavia questo non voleva essere un percorso didascalico che in qualche modo facesse da colonna sonora alla moda dell’Argentina o alla macchina di Hemingway a Cuba, ma un viaggio moderno e contemporaneo in cui i linguaggi in parte si mischiano, cercando di mantenere una traccia del sapore e del colore di quei luoghi. Leggi tutto “Pino Ninfa/Paolo Fresu, omaggio ad Hugo Pratt”