
In un contesto artistico cosi particolare ed energetico come quello della scena contemporanea Pechinese non si può non fermarsi ad osservare quelle che sono le tendenze più alternative, e allo stesso tempo ancora estremamente nuove, che emergono da questo scenario in acellerato movimento verso lo sviluppo.
Nell’ultimo decennio, la capitale del Nord del paese che è oggi sotto le luci di tutto il mondo, ha mostrato un’abilità ed una forza eccezionale nell’individuare, stimolare e promuovere qualità che pochi pensavano potesse avere. In questo andamento, che definirei allegro e appassionato, se non decisamente incalzante, le tendenze artistiche più eccentriche e allo stesso tempo più azzardate hanno preso spazio e si sono insinuate fino a raggiungere la scena internazionale.
Si possono contare ad oggi tre generazioni di artisti cinesi, se non addirittura quattro – volgendo l’occhio del mirino su i giovanissimi talentuosi. Verrebbe naturale chiedersi come è avvenuto e chi ha contribuito alla loro crescita, chi ha scoperto e sostenuto queste figure fino al loro ingresso nel mondo.
Interessante è perciò volgere lo sguardo su quella che è la struttura, lo scheletro e ossatura, della scena artistica di Pechino in quanto in questo centro nevralgico sono apparse diverse alternative e modalità che sono oggi in competizione con formati già esistenti in Occidente. Vorrei subito premettere che in Cina non esistono spazi no profit. Il governo cinese non riconosce spazi che non siano a scopo di lucro e per questo le strutture che abitano la città sono per la maggior parte gallerie, sia cinesi che straniere, e musei, sia pubblici che privati, e centri d’arte che svolgono in parallelo attività commerciali.
Da questa giungla emergono però degli spazi che mi piace definire alternativi in quanto non si possono collocare in nessuna delle voci sopra elencate e portano avanti delle attività nuove anche agli occhi di noi ‘esperti’ occidentali. Tra questi spazi, quello che sta oggi ricevendo maggiore attenzione per le sue azioni d’avanguardia, per l’interesse rivolto agli artisti emergenti e per la sensazionalità dei progetti realizzati, è Platform China. Leggi tutto “A Pechino, nella giungla dell’arte: Platform China”