La Notte Tricolore ed altre iniziative per il 150°

G. Induno, Garibaldi sulle alture di Sant’Angelo a Capua
G. Induno, Garibaldi sulle alture di Sant’Angelo a Capua

In occasione delle celebrazioni del Centocinquantenario dell’Unità d’Italia, tutti i musei, i parchi e le aree archeologiche statali saranno aperti gratuitamente al pubblico il giorno 17 marzo .
Le seguenti sedi museali italiane, tra le più importanti, saranno accessibili anche nella Notte Tricolore, tra il 16 e il 17 marzo:
l’Armeria Reale, la Galleria Sabauda e Palazzo Reale di Torino; la Pinacoteca di Brera a Milano; la Galleria degli Uffizi, la Galleria Palatina, la Galleria dell’Accademia a Firenze; Palazzo Barberini, Castel Sant’Angelo e l’Aula X del Museo delle Terme di Diocleziano, il Teatro di Palazzo Altemps, il Monumento Nazionale a Vittorio Emanuele II a Roma; Palazzo Reale a Napoli; la Galleria Nazionale di Cosenza.
Attenzione però, nel caso in cui in siti e gallerie di proprietà dello Stato siano presenti mostre allestite da privati la situazione cambia ed è sempre bene informarsi presso le sedi specifiche.

Un’altra novità istituzional-tecnologica, ideata per l’occasione, è il “150 Italiamobile”, applicazione per smartphone scaricabile gratuitamente dal 21 aprile, ideata per avvicinare i cittadini ai luoghi ed ai protagonisti della commemorazione attraverso un percorso inedito ed innovativo tra monumenti, dipinti e documenti, correalato all’’installazione Video Mapping a Piazza Colonna, a Roma.
Tutti questi eventi sono promossi dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che si dichiara “conscio dell’importanza che l’arte e la cultura hanno avuto e continuano ad avere nella definizione di un’identità nazionale“, nonostante  continui consciamente ad operare incoscienti tagli al bilancio della Cultura, un settore per nulla in crisi, che rende ben sette volte il denaro investito e nel quale continuano a moltiplicarsi mostre, iniziative e prestigiosi eventi la cui realizzazione grava sull’operato di un esercito di lavoratori precari, malpagati, stagisti e sulla generosità del volontariato italiano.

Direzione Generale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Via del Collegio Romano 27, 00186 Roma
Tel. 06.67232394
www.italiaunita150.it

Otto marzo, la Donna al museo (gratis)

Dante Gabriel Rossetti, Venus Verticordia, 1866
Dante Gabriel Rossetti, Venus Verticordia, 1866

Puntuale nel festeggiare le ricorrenze, nonostante le dimissioni del ministro Bondi, il MiBAC anche quest’anno in occasione della Festa dell’8 marzo offre a tutte le esponenti del gentil sesso l’ingresso gratuito ai musei statali. Miriadi d’iniziative ed eventi a tema si moltiplicano nei musei, nelle biblioteche e archivi d’Italia (vedere il sito: http://www.beniculturali.it), ma noi segnaliamo una mostra della Galleria d’Arte Moderna di Roma, che pur non essendo espressamente dedicata alla donna, in realtà ne celebra l’idea proprio nel momento storico in cui l’identità femminile sta per affermarsi nella lotta per la propria emancipazione: Dante Gabriel Rossetti, Edward Burne-Jones. E il mito dell’Italia nell’Inghilterra Vittoriana.
Dante Gabriel, figlio dell’esule carbonaro Gabriele Rossetti,  è tra i sette fondatori della Confraternita dei Preaffaelliti, nata per coniugare l’arte con la “Donna”, nel senso in cui la intesero Dante Alighieri e gli stilnovisti italiani: la Filosofia neoplatonica ed esoterica dei Fedeli d’Amore, una cerchia “aristocratica” in cui alla nobiltà del sangue si contrapponeva la nobiltà d’animo. L’amore per questa donna spiritualizzata, mediatrice tra l’umano e il divino, è la via per arrivare alla divinità stessa.
Cogliendo suggestioni letterarie dai Classici, da Omero a Shakespeare, ricercando la verità in una Natura rousseauviana, e ritrovando uno stile più limpido e lineare nella nitida essenzialità dei pittori italiani del Quattrocento, i Preraffaelliti creano una pittura, che, come la poesia dei mistici persiani, in realtà si fa sensualissima e ricca di suggestioni visive e  di raffinatezze cinquecentsche, spesso attinte dall’arte di quella Venezia che Burne-Jones visitò con Ruskin.
William Morris infuse tali idee nel socialismo d’impresa realizzando i laboratori artigianali delle Arts and Crafts che presto vennero imitati in tutto il mondo e diedero origine al moderno design, all’Art Nouveau, al Liberty.
Oggi in esposizione a Roma, oltre alle opere dei Preraffaelliti si trovano anche dipinti di artisti italiani che li ispirarono e che ne furono ispirati: da maestri come Giotto,  Botticelli, Palma il Vecchio ai simbolisti  Giulio Aristide Sartorio, Adolfo De Carolis e Gaetano Previati
Le idee di questo gruppo incontrarono infatti una grande fortuna sebbene la biografia dei singoli artisti fosse costellata di contraddizioni, insuccessi e di rapporti infelici con le rispettive donne-modelle-mogli-muse, tra le quali forse la più infelice fu proprio la prima moglie di Rossetti, Elizabeth Siddal, modella, pittrice  e poetessa apprezzata da Ruskin. La Siddal soffriva di depressione e morì in seguito ai postumi di una bronchite (e forse per una dose troppo forte di laudano) contratta dopo aver posato per la famosa “Ophelia” di Millais. Donna indipendente dalla bellezza eterea dai lunghi capelli ramati, “Lizzie” Siddal ispirò Allan Poe per il personaggio di Lenore nel poema “Il Corvo”, illustrato da  Dante Gabriel Rossetti. Leggi tutto “Otto marzo, la Donna al museo (gratis)”