
«La luna dalle dita di rosa». È soltanto un frammento, eppure è talmente bello, e pregnante, e a suo modo compiuto, che non ci fa rammaricare della sua natura. Lo leggiamo e ci tuffiamo dentro a quel fiore-colore, senza desiderare la poesia tutta intera. Ci basta questa scheggia di parole, superstite nella nostra memoria.
D’altronde la poesia è sintesi, non ha bisogno di insistite loquacità d’intorno, prova ne sia che Saffo è indubitabilmente poeta, anche se di lei ci rimangono più che altro schegge. Ma tutte profondamente espressive. Leggi tutto “Frammenti interi: Grondona riscopre le trascrizioni di Llobet in Quadrat d’or”