Biennale Architettura/ Benetton e Follina al Padiglione Venezia, tra progetto urbano e integrazione plastica

Toni Follina, Nuova sede della Provincia di Treviso al S. Artemio: Nautilus, calcestruzzo con i colori dell’iride, 3.10x23.75x18.40 m, 2009 Photocredit Foto Attualità di Gardin&Mazzoli, Treviso
Toni Follina, Nuova sede della Provincia di Treviso al S. Artemio: Nautilus, calcestruzzo con i colori dell’iride, 3.10x23.75x18.40 m, 2009 Photocredit Foto Attualità di Gardin&Mazzoli, Treviso

Tra scultura e architettura i progetti e modelli degli originali Townscapes in metallo dipinto dello scultore Toni Benetton (Treviso, 1910 -1966) saranno ospitati dal Padiglione Venezia ai Giardini della Biennale dal 26 agosto al 21 novembre, in occasione del centenario della nascita dell’artista trevigiano.
Accanto a questi originali elementi d’arredo e di collegamento urbanistico  che si sviluppano
geometricamente secondo quelle che l’artista chiamava “linee generatrici”, saranno esposti i plastici e la documentazione dell’intervento di recupero architettonico dell’ex manicomio Sant’Artemio di Treviso, ad opera di un conterraneo di Benetton, l’architetto Toni Follina (Conegliano, 1941). Il complesso, formato da padiglioni inseriti nel verde di un parco monumentale, riconvertito a nuova destinazione d’uso dal 2009 è sede istituzionale dell’ente Provincia; l’intervento di Follina integra nel giardino pubblico, tra il vecchio e il nuovo, episodi squisitamente plastici destinati alla fruizione dei cittadini.
Tra i progetti pubblici di Toni Follina è da menzionare anche la grande biblioteca di Montebelluna del 2002, sviluppata su tre livelli, dotata di diverse sale di lettura, oltre all’archivio storico, a più ludoteche, a caffetteria, mediateca, sala esposizioni e all’ampio auditorium seminterrato, utilizzabile pure come cinematografo.

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