Aria e metallo, così Begbie celebra l’esistenza umana

Hermangel, 2007, scultra in bronzo, cm 95x110x14

L’8 ottobre apre  “Aria Sottile – Thin Air” presso Vecchiato Art galleries di Padova la personale di David Begbie.  Abbiamo rivolto all’artista alcune domande che ci aiutano ad indagare meglio presupposti e significati della sua arte.

Che cosa rappresenta per Lei il corpo umano?
Nella mia scultura essenzialmente la nudità non è solo una celebrazione del corpo umano ma è anche una celebrazione dell’esistenza fisica. Rappresenta anche la vulnerabilità, l’intimità, l’onestà e la libertà di spirito.
Come si relaziona alla materia nell’atto dello scolpire?
Dato che ho molta familiarità con il mezzo – in cui mi sono specializzato e che in un certo senso ho inventato come forma d’arte – lo lavoro fluentemente fino a renderlo un’estensione di me stesso nella materia, proprio come accade all’artista che si effonde nella pittura o nel disegno.
Siccome ho inventato io stesso il mio linguaggio visuale, ho dovuto capire che ogni mezzo dev’essere compreso nella propria unicità, con i parametri del proprio potenziale comunicativo. Poiché si tratta di un materiale molto sensibile e versatile, quando viene utilizzato al massimo del suo potenziale esso diventa potentemente espressivo, allo stesso modo in cui ogni segno ed ogni interruzione esprimono sempre un qualcosa sulla superficie nuova di zecca di una tela bianca.
Di che “stoffa” sono fatte le sue sculture?
Per i pezzi unici tridimensionali uso maglia d’acciaio, di bronzo, o d’acciaio inossidabile e utilizzo fino a dieci diverse taglie di maglia a seconda della scala sulla quale sto lavorando. Così uso una maglia sottile per le figure più piccole e una più grande per le figure più grandi. Le opere sono interamente modellate a mano, lavorando liberamente nello spazio. Al contrario di quello che molti possono pensare, non è utilizzato alcun tipo di stampo. I pezzi bidimensionali a stampa nascono da un’immagine tratta da uno dei pezzi unici in maglia d’acciaio. Lavoro sull’immagine che poi viene incisa all’acquaforte su supporti in acciaio e talvolta in bronzo. Oltre che a sviluppare una forma d’arte interamente nuova, tutto ciò mi ha consentito  di lavorare con edizioni limitate di sculture.
Cosa si può dire del concetto di isolamento individuale e di relazione tra individui nella sua scultura?
Ogni figura individualmente isolata costituisce una presenza molto potente nello spazio, tanto che, considerando la trasparenza del materiale, che è costituito al 90% di aria, la presenza palpabile dell’opera è più grande dello spazio che realmente occupa. Le relazioni all’interno delle forme multiple (doppie, triple, ecc.) sono analoghe alle tensioni e alle armonie che emergono nel materiale stesso, nel momento in cui le creo. Nella maggior parte dei casi le relazioni sono presentate in modo che possano essere percepite dall’osservatore e sono aperte ad un certo numero d’interpretazioni. In ogni eventualità il fruitore percepirà sempre un’interpretazione unica di ciò che la scultura o l’immagine raffigurata nella scultura rappresenta per lui. Per esempio, due ragazze nude insieme potrebbero esser viste sia come l’intimità e il femminino in senso platonico che come una relazione omosessuale. Leggi tutto “Aria e metallo, così Begbie celebra l’esistenza umana”

Aria Sottile – La sensualità della forma nella scultura di David Begbie

David Begbie
David Begbie in mostra a Padova

Vecchiato Art Galleries per il prossimo autunno propone un autore anglosassone dalla cifra inconfondibile, David Begbie: la mostra, intitolata  Aria Sottile – Thin Air, proveniente direttamente da Londra, si inaugurerà il prossimo 8 ottobre e chiuderà il giorno 18 dicembre 2010. La mostra ha come protagoniste le opere più recenti dell’artista figurativo britannico.
Sulle possibili metamorfosi del corpo s’incentra senz’altro l’attenzione della società neobarocca del Novecento fino al primo decennio del nuovo secolo; e così lo scozzese David Begbie trova una chiave d’interpretazione dell’inquietudine contemporanea nella dimensione naturalistica e sensuale dei suoi nudi scultorei, modellati con le proprie  mani in una materia robusta dagli effetti eterei qual è la maglia d’acciaio.
Una tecnica brevettata dallo stesso Begbie, il cui plasticismo estenuato ha un precedente autorevole nella pittura analitica del contemporaneo Lucien Freud, che del corpo umano esamina e descrive la grevità delle masse, appena velate dalle trasparenze degli incarnati.
Figure solitarie o poste in relazione tra loro, prive del capo e degli arti superiori (talvolta anche inferiori), questi torsi umani, che formalmente richiamano la scultura classica, sono tuttavia fortemente caratterizzati dal realismo della resa anatomica, la cui precisa definizione è esaltata dall’utilizzo del velo d’acciaio, una materia setosa, trasparente e riflettente ad un tempo, che le rende allo stesso tempo presenze fisiche impalpabili, luminescenti ed ignee ombre infere.
La creatività dell’autore britannico si esprime infatti anche attraverso l’uso sapiente dell’illuminazione: la luce infatti colma le masse smaterializzate e crea sovrapposizioni, luoghi di intersezione e di relazione tra le diverse sculture; inoltre la luce proietta  l’ombra di queste umbrae (nella tradizione latina le anime dei defunti) sulle pareti, creando con ciò un “doppio” speculare che si pone anch’esso in rapporto con la scultura originale e con tutte le altre presenti nello spazio espositivo.
La galleria infatti diventa il teatro in cui viene agito questo dramma “umano, troppo umano” del corpo fisico trasformato in un corpo del desiderio che vaga nei luoghi intermedi della psiche alla ricerca di un contatto carnale e concreto con un’altra entità, incontro che, nonostante le apparenze, non avverrà mai.
Il fruitore è invitato a prendere parte alla messa in scena, ad aggirarsi tra queste sagome a tuttotondo, apprezzandone la fine lavorazione e l’impeccabile resa delle scattanti anatomie.

Aria Sottile – Thin Air
Vecchiato Art Galleries
Via Alberto Da Padova 2
35137 Padova
9 ottobre – 8 dicembre 2010
+39 0498561359, +39 0498710845 (fax)
info@vecchiatoarte.it
www.vecchiatoarte.it