La Fondazione Prada non è nuova a collaborazioni con registi di caratura internazionale.

Con la mostra “Cere anatomiche: La Specola di Firenze | David Cronenberg” si aggiunge un tassello fondamentale al progetto di ricerca che vede l’apertura ad altre importanti istituzioni museali, che è iniziata nel 2019 con “Spitzmaus Mummy in a Coffin and Other Treasures“, curata da niente di meno che Wes Anderson.
Per il progetto espositivo, la Fondazione Prada ospita nella sua sede di Milano parte della collezione de La Specola, facente parte del Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze, fondata nel 1775 dal visionario Granduca Pietro Leopoldo di Toscana.
Questa volta il curatore è il celeberrimo regista cult canadese David Cronenberg, fresco del successo critico del suo nuovo lungometraggio Crimes of the Futures.
La Specola ospita oltre 3,5 milioni di esemplari animali, la più grande collezione al mondo di cere anatomiche del XVIII secolo e la collezione del ceroplasta siciliano Gaetano Giulio Zumbo.
(1656-1701). Tra le opere in cera, di particolare bellezza e fascino, vengono presentate quattro figure femminili reclinabili, le cosiddette Veneri. L’esposizione milanese riunisce tredici ceroplasti raffiguranti modelli anatomici femminili con l’intento di focalizzarsi sulla rappresentazione dei corpi delle donne.
Tali modelli mostrano come il corpo femminile fosse visto in una società coeva puramente patriarcale, con un tocco artistico tanto inconfondibile quanto straniante, considerato che le cere furono create prima di tutto come strumento didattico per permettere di studiare l’anatomia del corpo umano.
Con questa operazione semantica le cere della Specola, esposte in Fondazione Prada, vengono ricontestualizzate, assurgendo a opere d’arte, comunicando con gli spazi concepiti da Rem Koolhaas.
A completare la mostra, un suggestivo cortometraggio del regista canadese, sempre affascinato dai corpi, che concentra il suo sguardo sull’espressione estatica delle Cere, ispirato dall’approccio artistico degli scultori dell’epoca.
Secondo il regista: «È stata questa scelta insolita degli scultori ad aver scatenato la mia immaginazione. E se la dissezione avesse indotto la sensazione di estasi, quel rapimento quasi spirituale?»
Dan Bonahms
Cere anatomiche: La Specola di Firenze | David Cronenberg
Milano, Fondazione Prada, 24 marzo – 17 luglio 2023