#Venezia 74 / Andrea Segre – L’Ordine delle Cose

#Venezia 74 Il cast de "L'ordine delle cose" sul red carpet. Figurano, al centro, il regista Andrea Segre: alla sua sinistra, l'attore Paolo Pierobon, il direttore della Mostra Alberto Barbera, l'attore Giuseppe Battiston. Alla sua destra, l'attrice Valentina Carnelutti, il giornalista e attore Khalifa Abo Khraisse e l'attrice Yusra Warsama. Foto Octavian Micleusanu
#Venezia 74 Il cast de “L’ordine delle cose” sul red carpet. Figurano, al centro, il regista Andrea Segre: alla sua sinistra, l’attore Paolo Pierobon, il direttore della Mostra Alberto Barbera, l’attore Giuseppe Battiston e i produttori Francesco Bonsembiante e Antoine de Clermont-Tonnerre. Alla sua destra, l’attrice Valentina Carnelutti e gli attori Fabrizio Ferracane, Khalifa Abo Khraisse, Olivier Rabourdin e Yusra Warsama. Foto Octavian Micleusanu

“Ben venga il caos perché l’ordine non ha mai funzionato” Karl Kraus

Andrea Segre, Veneto non solo nella fotografia (“Io Sono Li”; “Mare Chiuso”, “La Prima Neve”, tutti titoli da comunque aggiungere alla propria filmografia), ma anche nei modi di approcciare il mondo. Dalla regione più ricca e contemporaneamente più “impaurita” dal diverso di tutta la Penisola, un punto di vista, guarda caso, di denuncia sopita, di caparbia onestà verso lo Stato. Corrado è un alto funzionario del Ministero dell’Interno: in sostanza si occupa di internare la gente in Libia e lasciarla morire di stenti e botte nei Lager promossi da Prodi, Berlusconi e compagnia cantante. Insomma Corrado è un uomo retto, è il fulcro dell’occidente. L’uomo cerniera che sopravvissuto alla “morte di Dio” come se nulla fosse mai accaduto, esattamente come milioni di persone che siamo noi, la moltitudine. Corrado è di più: egli è funzionario di Stato, l’emblema dell’incorporazione prima Kafkiana e poi Biopolitica. E’ un militare della burocrazia attiva. Corrado è un agente risolutivo, lui è quella figura in ombra che serve a lubrificare d’olio l’apparato del Vecchio Potere secolare. Leggi tutto “#Venezia 74 / Andrea Segre – L’Ordine delle Cose”

#Venezia71 – Il leone d’oro alla carriera. Anime nere, primo film italiano in gara

Paolo Baratta consegna il Leone d'Oro alla carriera a Frederik Wiseman, Venezia 2014. Credits Valentina Zanaga
Paolo Baratta consegna il Leone d’Oro alla carriera a Frederik Wiseman, Venezia 2014. Credits Valentina Zanaga

Il presidente della Biennale di Venezia, Paolo Baratta, ha consegnato il 29 agosto alle 17 in Sala Grande, uno dei due leoni d’oro alla carriera a Frederick Wiseman (l’altro verrà consegnato martedì prossimo a Thelma Schoonmaker): regista, documentarista e direttore teatrale. Wiseman, nato a Boston nel 1930, ha analizzato soprattutto gli aspetti sociali di centri come scuole, ospedali o caserme ed è considerato uno dei maestri del cinema d’osservazione, anche se non si riconosce troppo in questa definizione, dichiarando di voler piuttosto costruire le proprie opere in modo che abbiano una struttura drammatica. Leggi tutto “#Venezia71 – Il leone d’oro alla carriera. Anime nere, primo film italiano in gara”